Una frase detta così, sabato sera, con in mano una birra, mentre io sgranocchio patatine su di un prato, con la musica in sottofondo.
Forse Lei mi conosce poco e da poco, Eppure c'ha preso.
E la cosa mi ha costretta a riflettere sul quanto poco io sia abituata a sentire, a scapito del pensare.
Che sono cervellotica è un dato di fatto. che mi venga anche mal di testa dal rave di pensieri che mi attanagliano, anche. Vorrei sentirmi più libera. Vorrei essere capace di vivere le sensazioni più spesieratamente, senza accanirmi nella ricerca di una motivazione, dove non c'è, o di un perchè, di un fine ultimo o di un percorso esatto.
Vorrei sentirmi su un materassino gonfiabile, in mezzo al mare, con gli occhi chiusi, in balia della lieve corrente di una mattina di agosto.
Invece serro i denti ed al mattino mi sveglio contratta e stanca. rimugino sulle cose come non ci fosse una via d'uscita. Un passo alla volta, io mai.
Non so vivere l'oggi senza un occhio -forse anche due- al domani.
E non mi godo l'attimo, seppur bello, quando il domani mia angoscia.
Le mie amiche mi chiamano "la regina delle SegheMentali" fin da quando c'era il 2 davanti alla mia età, con la coscenza che lo ero anche quando davanti c'era l'1... ed anche se io quella corona e quello scettro forse non li vorrei, non posso fare a meno di ammettere che si, lo sono e non so come liberarmi del titolo e del fardello che ne consegue.
Così eccomi qui, in piena paranoia, a cercare di costrurmi una via di fuga dalle parole che mi si affollano in testa.
a sforzarmi di mettere un piede dietro l'altro per superare tutto questo, trattenendo la tentazione di mettermi a correre più veloce che posso per lasciarmi tutto alle spalle e raggiungere quel posto li, così lontano, dove la mia mente è già arrivata da un po.
In costante lotta con la regina che è in me, pronta ad abdicare, sogno una nuova me, capace di prendere le cose come vengono, senza costrutti e senza aspettative.
Sperando che un giorno io sia capace di vivere senza fare liste, senza trasformare i sogni in progetti ed i progetti in ossessioni.
Regina di un regno che non sento mio, investita di un titolo che mi soffoca, alla ricerca di una Giulia concentrata sul "dimmi cosa senti, non cosa pensi..."