...E per quanto sia faticoso abbandonare la strada già segnata ed apparentemente più sicura, scopre che è possibile trovare nuove vie, e che ci vogliono sia il sole sia la pioggia per fare un arcobaleno.
Saper sognare è un dono, ma il sogno può diventare una gabbia dorata se per realizzarlo si accettano così tanti compromessi da perdere di vista la felicità. Perché é giusto credere nelle favole. L'importante è saper accettare che la nostra potrebbe essere diversa da quella che abbiamo sempre immaginato.

mercoledì 9 gennaio 2013

Insonnia 2.0

Compagna delle mie notti. Come sempre non ti aspettavo, come ogni volta non ti voglio.
Mi piacerebbe essere arrotolata tra le mie coperte, mi piacerebbe sprofondare tra mille cuscini e sognare. Sogno, qualche volta. Di quei sogni un po' confusi al risveglio che quando non sono troppo confusi vorresti che lo fossero per non dovertene ricordare.
Quella di stasera é stata una di quelle serate che raddrizzano il mondo, sistemano gli equilibri, riallineano i miei pianeti e mi lasciano una sensazione strana dentro, come se non mi mancasse nulla ed avessi solo il niente. Stasera ho cenato con due AMICHE. Di sere così, almeno una al mese, dovrebbe esserci, perché la vita possa dirsi bella. Quella dimensione parallela in cui galleggio, in serate così, mi lascia stordita, mi sento ubriaca e so che è un'ebrezza effimera, ma mai così vera.
Turbino nei progetti per la mia nuova casa, la mia vecchia casa che sta per diventare nuova. Chi avrebbe mai pensato che ci fossero così tante cose da fare... Ed ad ogni passo avanti mi sento più confusa.
Sei anni fa ero pura eccitazione, girare per negozi, scegliere i colori per i muri...oggi mi sembra di aver vissuto cento anni da allora e tutto questo mi stanca, mi confonde.
Propendo per i pavimenti grigi, i bagni grigi, i muri grigi. Me ne sono accorta girando alla ricerca delle piastrelle perfette. In ogni negozio sempre la stessa premessa: "non ho idee precise, voglio guardarmi intorno per capire cosa mi piace" e poi, immancabilmente, finire verso un rivestimento grigio, la cartella colori dei grigi. Sono grigia dentro, il grigio mi rappresenta.
Allora aveva ragione il mio maestro di yoga quando l'altra sera ha detto che io, per questo 2013, avrei bisogno di tanti raggi di sole. Che subito mi sono chiesta cosa intendesse e poi l'ho capito. Io sono grigia, ho perso la mia luce e si vede. La gente mi vede opaca.
Dopo quella lezione di yoga ho avuto una notte di incubi.
Sarà la paura di quegli incubi che mi tiene sveglia stanotte o la consapevolezza del mio grigiore.
I sentieri più tortuosi sono quelli con il panorama più bello. Sempre il maestro di yoga quando gli ho detto che mi sembra di correre sempre in salita. Poetico. Bello. Ma non allevia la fatica di percorrerlo, quel sentiero, perché ok che c'è un bel panorama, ma non é che si veda un granché se gli occhi sono pieni di lacrime.
L'insonnia fa brutti scherzi, non mi piaccio da sola, che già mi piaccio poco normalmente, ma quando non dormo e vorrei dormire partorisco pensieri cupi, pensieri grigi.
Io sono il grigio.

1 commento:

  1. Ti sento cucita addosso con queste parole: "I sentieri più tortuosi sono quelli con il panorama più bello. Ma non allevia la fatica di percorrerlo, quel sentiero, perché ok che c'è un bel panorama, ma non é che si veda un granché se gli occhi sono pieni di lacrime."
    Lo so che il grigio non è un bel colore, anzi che non è proprio un colore per niente. Ma si presta ad essere sporcato con altre sfumature, quindi sfoglia senza fretta il colorimetro, ché nessuno ti obbliga ai fuxia.

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Si, lo voglio sapere cosa pensi. Si, anche se pensi male, anche se pensi niente. Lo voglio sapere...